COMUNE  DI  REGGIOLO

Provincia di Reggio Emilia

           

               

   Codice Ente CO-35032                                                                                         ORIGINALE

 

                                                                        

  DELIBERAZIONE N. 12

in data:  22.02.2007

 

 

 

 

VERBALE  DI  DELIBERAZIONE  DEL

 

CONSIGLIO  COMUNALE

 

 

Oggetto: IMPOSTA  COMUNALE  SUGLI  IMMOBILI: DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER  L'ESERCIZIO  FINANZIARIO  2007 ED APPLICAZIONE AUMENTO DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE.        

 

             L’anno duemilasette il giorno ventidue del mese di febbraio alle ore 20.30 nella sala delle adunanze consiliari, previa l’osservanza di tutte le formalita' prescritte dal vigente ordinamento delle autonomie locali e dallo Statuto Comunale, vennero oggi convocati a seduta i Consiglieri Comunali.

 

Proceduto a fare l’appello alla presente deliberazione risultano:

 

  1) PANIZZA MAURO

 

Presente

 

11) LASAGNA SILVIA

Presente

  2) SCARAVELLI CLAUDIO

 

Presente

 

12) MAZZONI STEFANO

Presente

  3) OLIVERIO MARIA LUISA

 

Presente

 

13) SIRONI ROBERTO

Presente

  4) MONTANARINI MARCELLA

 

Presente

 

14) BRAZZI ELISA

Presente

  5) BECCHI GABRIELE

 

Presente

 

15) MARCHINI DANTE

Presente

  6) RICCO' FABRIZIO

 

Presente

 

16) SCARAVELLI GAETANO

Presente

  7) BEDOGNI ELENA

 

Presente

 

17) DOMINELLI BRUNO

Presente

  8) BEDOGNI MAURO

 

Assente

 

 

 

  9) GRANDI ELVO

 

Presente

 

 

 

10) MANTOVANI GIAN CARLO

 

Presente

 

 

 

           

            Totale presenti:  16                             Totale assenti :    1

 

Assiste il Segretario Comunale  DOTT. ALFREDO LUIGI TIRABASSI  il quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il  RAG. MAURO PANIZZA  nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.

 

 


           


 

               N. 12  in  data  22.02.2007

 

Oggetto: IMPOSTA  COMUNALE  SUGLI  IMMOBILI: DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER  L'ESERCIZIO  FINANZIARIO  2007 ED APPLICAZIONE AUMENTO DETRAZIONE PER ABITAZIONE PRINCIPALE.         

 

 

E’ presente  il Vice Sindaco Dott. Armando Bosi.

 

All’inizio della discussione entra il cons. Marchini.

 

Il sindaco propone di unificare la discussione relativa ai punti da 3 a 8 che riguardano il bilancio di previsione 2007. I consiglieri consentono.

 

Il sindaco passa successivamente in rassegna il contenuto delle proposte di deliberazione da 3 a 8 e dà conto al consiglio degli incontri che si sono succeduti con le parti sociali finalizzati ad illustrare i contenuti del bilancio e le esigenze fiscali correlate. Vengono illustrate le richieste formulate dai sindacati e la proposta conclusiva avanzata dall’amministrazione; in particolare viene motivata l’inopportunità di un incremento dell’aliquota ICI ordinaria che avrebbe inciso negativamente soprattutto sulle attività produttive che, già di per sé, non versano in ottimo stato.

Vengono di conseguenza illustrati gli emendamenti proposti per ridurre l’aumento inizialmente previsto per l’addizionale IRPEF che si propone quindi di elevare non più al 4 per mille, bensì al 3 per mille, apportando i conseguenti mutamenti al bilancio, tra cui l’iscrizione del trasferimento provinciale. 

 

Il cons. Sironi rileva come la legge finanziaria approvata per il 2007 introduceva dopo molto tempo principi di equità fiscale, sebbene poi abbia consentito ai comuni di aumentare l’imposizione e quindi permesso che ciò che veniva dato da un lato, poteva essere tolto dall’altro; i comuni cosiddetti virtuosi e politicamente vicini alla maggioranza del governo nazionale avrebbero dovuto muoversi nella stessa direzione, mentre ciò non è stato. Può essere che aumentando l’ICI si colpiscono i piccoli artigiani, ma aumentando l’IRPEF si colpiscono tutti e non solo i maggiori patrimoni. Il consigliere rileva che per ridurre l’aumento dell’addizionale IRPEF si fa ricorso proprio alle voci già inutilmente proposte dal gruppo di Rifondazione comunista (contributi della Provincia e utilizzo di oneri di urbanizzazione) e poi riproposte dai sindacati che, invece, sono stati ascoltati: ciò provoca una notevole delusione rispetto al ruolo del consiglio. In conclusione, questo è il bilancio che negli ultimi anni piace meno perché contrasta con le esigenze dei meno abbienti.

 

Il cons. Scaravelli preannuncia il voto contrario perché non c’è stato il coinvolgimento delle minoranze e non si è previsto nulla per la ciclabile e la circonvallazione di Brugneto-Villarotta; si chiede per quali spese venga attribuito il contributo della provincia. Si propone inoltre di ridurre o eliminare l’ICI per tutti i redditi inferiori a 40.000 euro.

 

Il cons. Marchini dichiara di voler approfittare della presenza dei revisori per poter sciogliere qualche dubbio, preannunciando il voto contrario poiché mentre il bilancio aumenta le entrate, poi si producono elevati avanzi anche di 500.000 euro. Il consigliere chiede conto:

a)      di come mai il saldo tra entrate e uscite per RSU è positivo per 200.000 euro;

b)      della ragione per cui si prevede un incremento delle tariffe del nido a fronte di una significativa diminuzione dei costi;

c)      della presenza di 100.000 euro di spese in economia per la biblioteca;

d)      dell’aumento dei costi di oltre il 30% conseguente l’attivazione del servizio associato di polizia municipale;

Complessivamente occorre riconoscere che la richiesta del sindacato di contenimento delle imposte era motivato anche alla luce dei conti del bilancio.

 

Il sindaco riprende i rilievi proposti dai consiglieri:

a)      la legge finanziaria ha effettivamente importanti meriti: a livello macroeconomico la riduzione della pressione fiscale permane anche tenuto conto del gettito delle addizionali; per tanto non è condivisibile la critica di incoerenza rispetto alle linee di politica economica del governo nazionale;

b)      l’amministrazione è chiamata a rispondere ai diversi soggetti, ma la responsabilità del bilancio è complessa: le scelte politiche spettano agli organi di governo sulla base di informazioni raccolte attraverso i diversi uffici; gli avanzi sembrano ingenti in valore assoluto, ma percentualmente restano modesti; in generale inoltre essi vengono destinati non alla spesa corrente, ma agli investimenti;

c)      occorre precisare che non esiste una aliquota ICI seconda casa, ma un’aliquota ordinaria che incide su tutti gli immobili con esclusione delle prime case;

d)      rispetto all’utilizzo degli oneri sulla parte corrente, occorre tenere presente che tale opzione produce squilibri nei bilanci e non consente di finanziare gli investimenti connessi con l’espansione dell’abitato; il loro mancato utilizzo era previsto e avrebbe migliorato la qualità del bilancio;

e)      il sindacato aveva adottato una iniziativa inusuale di indizione di uno sciopero locale per il bilancio, iniziativa che ha sollevato l’indignazione dell’ANCI provinciale;

f)        il coinvolgimento delle minoranze è avvenuto in sede di conferenza dei capigruppo;

g)      le opere per Brugneto, cispadana e ciclabile, travalicano la capacità finanziaria del Comune e almeno per la cispadana è in corso l’individuazione del gestore;

h)      il contributo della Provincia per le politiche dell’autosufficienza, è finalizzato alla moderazione impositiva dei comuni;

i)        il contenimento della TARSU presupporrebbe la diminuzione dei servizi; non riducendo i servizi per il 2007 il costo è aumentato dell’8% mentre le tariffe sono state incrementate del 5%;

j)        i costi del nido risentono di costi anticipati, ma sono sostanzialmente stabili;

k)      i 100.000 euro per la biblioteca sono investimenti;

l)        i costi del Corpo unico di Polizia Municipale sono aumentati soprattutto per la necessità di raggiungere i livelli standard previsti dalla regione, il servizio anche se non sempre visibile è migliorato nella qualità.

 

Il cons. Marchini rileva che non essendoci stata la possibilità di discutere preliminarmente con le minoranze, non è stato possibile chiarire molti dubbi e formulare proposte.

 

Il cons. Riccò ritiene che l’amministrazione abbia agito saggiamente nel redigere il bilancio: tradizionalmente le imposte sono per i servizi e gli oneri di urbanizzazione per gli investimenti e questa è regola di buona amministrazione. L’aumento del 2% delle tariffe è in realtà solo un adeguamento all’inflazione. Il sacrifico richiesto è sostenibile da tutti i cittadini considerata la qualità dei servizi erogati.

 

Il cons. Sironi ritiene che fosse compito dell’Amministrazione cogliere i disagi dei cittadini, anche utilizzando gli oneri di urbanizzazione, come è avvenuto anche se non per le richieste dei consiglieri. I soci di SABAR dovrebbero imporre alla società una politica adeguata di prezzi. E’ inaccettabile che le proposte del sindacato vengano accolte e quelle del consiglio no, anche quando sono le stesse.

 

Il cons. Marchini chiede come mai non ci sono dividendi SABAR per il 2007 e svolge alcune considerazioni sulla legge finanziaria.

 

Il Sindaco comunica che SABAR non prevede dividendi.

 

Entra l’assessore dott.ssa Sonia Cagnolati.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Richiamato l’art. 1 comma 169 della Legge 296 del 27/12/06, il quale dispone che il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione (per l’annualità corrente il 31/03/2007), prevede che le deliberazioni di tariffe degli enti locali, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio, purché entro i termini corretti, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento e stabilisce che in caso di mancata approvazione nei termini, le tariffe e le aliquote debbono intendersi prorogate di anno in anno;

Visto che l’art. 6,  del D.Lgs.504/92, al secondo comma, come modificato dalla legge n. 662, stabilisce che l'aliquota deve essere deliberata in misura non inferiore al 4‰ né superiore al 7‰  e può essere diversificata entro tale limite, con riferimento ai casi di immobili diversi dalle abitazioni, o presenti in aggiunta all'abitazione principale, o di alloggi non locati;

Considerato che le aliquote che si propongono per l’anno 2007 possono garantire un gettito necessario ed indispensabile per poter continuare ad erogare i servizi comunali in quantità e qualità costanti negli anni;

Visto il comma 55 dell'art. 3 della Legge 662 del 23/12/96, che modifica l'art. 8 del D.Lgs. 30/12/92 n. 52 che dispone al comma 3: "A decorrere dall'anno di imposta 1997, con la deliberazione di cui al comma 1 dell'articolo 6, l'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo può essere ridotta fino al 50 per cento; in alternativa, l'importo di £ 200.000, di cui al comma 2 del presente articolo, può essere elevato, fino a £ 500.000, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio.";

Visto l'art. 3 del D.L. 50 del 11/03/97, convertito con modificazioni in L 09.05.97 N.122, che così dispone: "la predetta facoltà può essere esercitata anche limitatamente a categorie di soggetti in situazione di particolare disagio economico e sociale";

Vista la necessità di adeguare annualmente i limiti di reddito previsti per le agevolazioni, in riferimento agli indici proposti dall’ISTAT sulla base dell’aumento delle pensioni e dei dati dell’inflazione (perequazione automatica);

Considerato altresì che, sulla base delle previsioni di spesa per l'esercizio 2006, del bilancio per l'esercizio finanziario 2007, le aliquote dell'I.C.I. e le relative detrazioni come stabilite con gli atti deliberativi sopra richiamati non danno luogo a squilibri di bilancio, fino a che l'aliquota ridotta e l'aumento della detrazione d'imposta sono applicate soltanto all'abitazione principale intesa quale quella nella quale il contribuente che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, ed i suoi familiari dimorano abitualmente oppure utilizzata da soci assegnatari di cooperative a proprietà indivisa anch'essi purché residenti nel Comune;

Vista la Circolare 96/E del 04/04/97 Ministero delle Finanze Dip. Entrate - Direzione Centrale Fiscalità Locale;

Ritenuto che stabilire una aliquota ridotta per i contribuenti che possiedono l'alloggio in proprietà costituisca incentivo per l'ampliamento di tale categoria ritenuta meritevole di promozione e di tutela da parte dell’ordinamento comunale;

Visti e letti i seguenti pareri (allegati al presente atto quali parti integranti e sostanziali dello stesso):

-         favorevole, per la sola regolarità tecnica, espresso dal Responsabile della ragioneria comunale D.ssa Virna Vezzani;

 

Presenti n. 16 consiglieri, votanti n. 16 consiglieri, con n. 11 voti favorevoli e n. 5 voti contrari (Consiglieri Sironi Roberto e Brazzi Elisa del Gruppo “Partito Rifondazione Comunista”, Scaravelli Gaetano e Dominelli Bruno del Gruppo “Forza Italia – Uniti per Reggiolo” e Marchini Dante del Gruppo “Vivere Reggiolo”), espressi per alzata di mano,

 

 
D E L I B E R A

 

1)      Di determinare l'aliquota I.C.I. per l'anno 2007 nella misura del 6,6‰;

 

2)      Di determinare per l'anno 2007 nella misura del 5‰ l'aliquota da applicarsi agli immobili adibiti ad abitazione principale del contribuente, ed alle pertinenze, indicate rispettivamente negli articoli. 16 e 18 del Regolamento Comunale per l’applicazione dell’I.C.I.;

 

3)      Di determinare altresì per l'anno 2007 nella misura del 7‰ l'aliquota da applicarsi agli alloggi non locati per un periodo minimo di mesi 6;

 

4)      Di approvare altresì l'aumento della detrazione da € 103,29 a € 154,94 sull'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale dei soggetti passivi in possesso dei seguenti requisiti:

 

1 - PENSIONATI

a)      Con appartamento che è, all'1/1/2007, abitato e l'unica unità immobiliare di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 posseduta dal contribuente a titolo di proprietà, diritto di usufrutto, uso o abitazione con un massimo di n. 2 unità immobiliari classificate nelle categorie catastali C/2 (qualora si tratti di cantine o soffitte), C6 o C7, destinate ed effettivamente utilizzate in modo durevole al servizio dell’abitazione principale.

b)      di essere in condizione non lavorativa, con un reddito annuo da pensione, riferito all'anno 2006, non superiore a € 10.274,64 lordi nel caso di famiglia anagrafica costituita da un'unica persona, elevato a € 16.922,94 nel caso di famiglia, nella definizione prevista dal  Regolamento anagrafico, composta da due persone.

I suddetti limiti sono ulteriormente elevati di € 1.109,46 per ogni ulteriore familiare fiscalmente a carico del contribuente.

Sono pertanto escluse dalle suddette agevolazioni le famiglie composte, oltre che dal pensionato, da altre persone non pensionate titolari di reddito proprio.

 

 

2 - ALTRE SITUAZIONI DI BISOGNO

a.            l'appartamento, all'1/1/2007 deve essere abitato e l'unica unità immobiliare di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 posseduta dal contribuente a titolo di proprietà, diritto di usufrutto, uso o abitazione con un massimo di n.2 unità immobiliari classificate nelle categorie catastali C/2 (qualora si tratti di cantine o soffitte), C6 o C7, destinate ed effettivamente utilizzate in modo durevole al servizio dell’abitazione principale.

b.           Famiglia anagrafica composta da almeno due componenti all'1/1/2007 con un reddito familiare non superiore a € 16.922,94 annui lordi; reddito aumentato di € 3.021,97 per ogni componente superiore al secondo. Il reddito di riferimento è quello dell'anno 2006.

 

Le detrazioni previste devono rispettare la seguente procedura:

Ø      Il possesso dei requisiti per il diritto alla elevazione della detrazione deve essere autocertificato dal contribuente nelle forme di legge, pena l’esclusione, sotto la sua responsabilità, su appositi moduli che saranno forniti dalla Amministrazione.

Ø      Nel caso di dichiarazioni infedeli verranno applicate le sanzioni previste dal Decreto Legislativo n.504/1992.

Ø      Il contribuente che si trova nelle condizioni di poter usufruire della agevolazione provvede direttamente, al momento del pagamento del tributo, ad applicare la detrazione spettante.

Ø      L'autocertificazione che attesta il diritto alla elevazione della detrazione deve essere consegnata al Comune entro il mese di luglio 2007.

Ø      Il modulo di autocertificazione deve essere presentato anche nel caso in cui, in seguito all'applicazione della maggiore detrazione, l'imposta da pagare sia azzerata;

 

5)      Di inviare copia della presente deliberazione al Ministero delle Finanze ad intervenuta esecutività della stessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Letto, approvato e sottoscritto:

 

  Il Presidente                                                                   Il Segretario

    RAG. MAURO PANIZZA                                               DOTT. ALFREDO LUIGI TIRABASSI

 

 

 

 

Pubblicata all'Albo Pretorio di questo Comune per 15 giorni  consecutivi a partire da oggi.

 (art.124, comma 1, D.Lgs. 18/08/2000,  n.267)

 

Addì _________________                                                               Il Segretario Comunale

                                                                                              DOTT. ALFREDO LUIGI TIRABASSI

 

 

 

 

 

 

                                                                                   

                                                                                                             

 

 

 

 

Il sottoscritto Segretario certifica che la suestesa  deliberazione, non soggetta a controllo necessario o non sottoposta a controllo eventuale,  è stata pubblicata  nelle  forme  di  legge  all'Albo  Pretorio  di  questo Comune  senza  riportare, nei  primi  dieci giorni  di  pubblicazione, denunce  di  vizi  di  legittimità  o  competenza,  per  cui la stessa è divenuta  ESECUTIVA  in data…..………..………… ai sensi dell’art.134, comma 3, del D.Lgs. 18/08/2000,  n.267.

 

Il Segretario Comunale

Addì  _________________                                                   DOTT. ALFREDO LUIGI TIRABASSI