OGGETTO:   DETERMINAZIONE ALIQUOTE ICI ANNO 2008. ADEGUAMENTO ISTAT DEL VALORE VENALE IN COMUNE COMMERCIO DELLE AREE FABBRICABILI AI FINI DELL’APPLICAZIONE I.C.I. ANNO 2008.

 

 

Il Sindaco introduce il punto all’ordine del giorno e spiega che si tratta di procedere alla determinazione delle aliquote ICI per l’anno 2008 oltre che applicare l’adeguamento ISTAT del valore venale in comune commercio delle aree fabbricabili.  Il Sindaco spiega quindi che, relativamente alla determinazione delle aliquote ICI per l’anno 2008, la proposta della Giunta Comunale che si sottopone all’approvazione del Consiglio Comunale è quella di mantenere invariata, nella misura del 4,0 per mille, l’aliquota I.C.I.  per le unità adibite ad abitazione principale e per le unità immobiliari concesse in uso gratuito ai sensi del vigente Regolamento ICI e di stabilire nella misura del 6,6 per mille l’aliquota  I.C.I. per tutte le altre tipologie abitative, fabbricati e terreni.  Il Sindaco prosegue illustrando le esenzioni e detrazioni previste per le unità abitative catastalmente classificate fino a Cat. A”, Classe 2, Vani 5, con redditi compresi entro determinate fasce. Il Sindaco illustra poi gli adeguamenti ISTAT relativi alla determinazione del valore in comune commercio delle aree fabbricabili, sempre ai fini ICI.

 

Il Sindaco, dopo avere ricordato che le tariffe ICI devono essere approvate prima dell’approvazione del Bilancio, fa presente che il Gruppo Pro Civitate ha presentato un  emendamento rispetto alla proposta della Giunta Comunale. Il Sindaco spiega che la proposta della Giunta Comunale prevede di non aumentare l’ICI sulla prima casa, di non aumentare l’addizionale IRPEF e di ritoccare invece l’aliquota ICI su tutto quanto non è prima casa portandola dal 6 al 6,6 per mille, con un aumento dell 0,6 per mille. Il Sindaco spiega poi che la Legge Finanziaria per l’anno 2008 ha introdotto un ulteriore abbattimento oltre a quello dei 103,29 euro già previsti, prevedendo un ulteriore riduzione dell’1,33 per mille sul valore catastale rivalutato sino alla concorrenza di 200 euro. il Sindaco spiega che sulla base di questa normativa, ad esempio, un appartamento con valore catastale di circa 43 mila euro, pagherà circa 13 euro l’anno. Il Sindaco fa un altro esempio di un appartamento con reddito catastale di circa 68 mila euro, che, a seguito dell’applicazione dei vari abbattimenti, pagherà, invece che 273 euro, 79 euro. il Sindaco dice che dall’analisi che si è fatta risulta che un certo numero di cittadini di Carimate possiede più di un appartamento e spiega che, applicando tutte le suddette agevolazioni ed abbattimenti, in tali casi, con riferimento all’esempio precedente, si verrà a pagare, tra i due appartamenti, 303 euro di cui 289 per il secondo e 13 euro per il primo.

 

Entra l’Assessore Castelli.

 

Il Consigliere Allevi Franco dice che il Sindaco deve spiegare il contenuto dell’emendamento presentato da Pro Civitate.

 

Il Sindaco risponde che spiega i motivi della scelta della Giunta e che l’emendamento dovrà essere illustrato dal Gruppo che l’ha presentato. Il Sindaco precisa che la minoranza ha presentato un emendamento che propone, invece di andare a colpire le seconde case, i terreni, i produttivi, cioè tutto quello che non è prima casa, di portare l’aliquota al 6,85 con esclusione delle categorie C1, C2, C3 e D1. Lo stesso Sindaco dice che dal punto di vista contabile la cosa è equivalente e che la scelta dell’Amministrazione è stata quella di non colpire solo le seconde case ma di “spalmare” l’aumento, fra l’altro modesto,  su tutto il territorio.

 

 Il Sindaco invita il Consigliere Allevi Roberto, firmatario dell’emendamento del Gruppo Consiliare Pro Civitate, ad illustrarlo.

 

Il Consigliere Allevi Roberto dice che l’emendamento è stato presentato a fronte della proposta dell’Amministrazione di approvare un aumento dell’aliquota ICI su tutti gli altri fabbricati, escluse le prime case. Tale aumento comporta un aumento di incasso per il Comune di 72.200 euro. Il Consigliere Allevi Roberto chiarisce che la Legge Finanziaria, sulla base delle indicazioni del Governo, ha definito un abbattimento dell’aliquota ICI attraverso il valore catastale dell’1,33 per mille. Lo stesso Allevi Roberto fa presente che ciò comporta un risparmio per i cittadini che pagheranno meno ICI sulla prima casa grazie al contenuto della Finanziaria ed ai risparmi prodotti dal risanamento complessivo del Bilancio dello Stato. Il Consigliere Allevi Roberto dice poi che il Comune propone di attivare un aumento dell’aliquota su tutto ciò che non è prima casa portandola dal 6 al 6,6 per mille. Lo stesso Consigliere sottolinea che questo aumento colpirà anche i negozi, gli opifici, le fabbriche, i laboratori artigiani e tutto quello che è il produttivo in genere. Lo stesso Allevi Roberto spiega che il Gruppo Pro Civitate ha inteso mantenere il maggiore introito dei 72 mila euro per il Comune dirottando l’aumento sulle seconde case per le quali  si propone un aumento dell’aliquota portandola al  6,85 per mille e lasciando inalterata al 6 per mille l’aliquota per le attività produttive. Il Consigliere Allevi Roberto fa presente che lo stesso Sindaco ha detto che tale proposta è tecnicamente fattibile e precisa che la proposta di Pro Civitate è finalizzata a favorire, per l’appunto, le attività produttive che già vivono una difficoltà dovuta al momento. Lo stesso Consigliere Allevi Roberto prosegue facendo presente che ciò non risolve certo i problemi della attività produttive ma sarebbe un segno da parte dell’A.C. verso coloro che producono ricchezza ed occupazione per il paese. Il Consigliere Comunale Allevi Roberto invita il Consiglio Comunale, tutto insieme, a cogliere questo aspetto e a dare questo bel segnale, che in termini di bilancio non cambia nulla.

 

Il Consigliere Maroncelli dice di essere contraria in maniera definitiva all’aumento dell’ICI perché è già stata aumentata lo scorso anno e perché, benchè siano pochi i soldi che si vanno a chiedere alle famiglie, non si incide su elementi importanti sul Bilancio. Lo stesso Consigliere Maroncelli dice che, così facendo, anche il prossimo anno ci sarà probabilmente un altro aumento e ribadisce la propria ferma contrarietà alla proposta di aumentare l’aliquota ICI.

 

L’Assessore Castelli dice che, a fronte dell’impegno dell’Amministrazione alla realizzazione di una serie di opere che vengono riconosciute come elementi di riqualificazione del territorio e che, in maniera diretta o indiretta, aumentano il valore degli immobili presenti sul territorio, è logica conseguenza che tali opere vadano finanziate. Lo stesso Castelli ricorda che l’Amministrazione ha sempre cercato di contenere il più possibile la tassazione a carico dei cittadini ed aggiunge che i cittadini possono vedere concretamente come vengono usati i soldi delle tasse che pagano.

 

Il Consigliere Maroncelli dice di non capire il discorso dell’Assessore Castelli perché, sarà pur vero che sono state realizzate delle opere, ma in un momento di difficoltà per le famiglie e per le imprese, ritiene che non si possa andare ancora a bussare alle porte dei cittadini e ribadisce di non sentirsi di chiedere ancora soldi ai cittadini stessi.

 

Il Consigliere Corti chiede il motivo per cui si propone di approvare un aumento dell’ICI ed aggiunge che lo sbaglio dell’Amministrazione è stato quello di non realizzare le opere con costi minori affinchè il cittadino non dovesse soffrire di tale aumento.  Lo stesso aggiunge che se non c’è la possibilità è necessario avere più sobrietà nella realizzazione delle opere.

 

Il Consigliere Allevi Roberto dice che quanto detto dal Consigliere Maroncelli rispetto all’aumento dell’ICI può essere, per certi versi, comprensibile da un punto di vista generale. Lo stesso Allevi Roberto aggiunge che ancor più comprensibile è che se, come diceva anche il Consigliere Corti, si fossero realizzate solo le opere necessarie e comunque se tali opere fossero state realizzate a minor costo, probabilmente ora non ci sarebbe la necessità di applicare un aumento dell’ICI. Il Consigliere Allevi Roberto dice che gradirebbe avere dal Sindaco una risposta sull’emendamento presentato dal Gruppo Consiliare Pro Civitate.

 

Il Sindaco premette che la posizione del Consigliere Maroncelli era già nota ed aggiunge che a nessuno piace mettere “balzelli” a cuor leggero e che sarebbe bello poterlo evitare ma purtroppo non è possibile, come si vedrà più approfonditamente in sede di esame ed approvazione del Bilancio.  Lo stesso Sindaco, dopo avere ribadito che si tratta di un aumento di circa 20 mila euro su un Bilancio di circa 4,5 milioni di euro,  dice che l’intendimento della Giunta è stato quello “spalmare” l’aumento non su una sola ma su più categorie di contribuenti. Il Sindaco dice che si tratta di una visione, di un’impostazione e di una scelta diversa, anche se dal punto di vista  ragionieristico si raggiunge lo stesso risultato.

 

Il Consigliere Allevi Roberto chiede quale è la motivazione di questa scelta.

 

Il Sindaco ribadisce che la motivazione è quella appena spiegata cioè di spalmare questo aumento su una fetta quanto più ampia di contribuenti e di non gravare su una sola categoria.

 

Il Consigliere Allevi Franco fa rilevare che a Montesolaro ci sono contribuenti che hanno un capannone ma una sola abitazione e non due.

 

Il Sindaco dice che non tutti ma alcuni si trovano in questa situazione.

 

Il Consigliere Allevi Franco chiede di indicarli.

 

L’Assessore Castelli chiede come fa il Consigliere Allevi Franco a conoscere con esattezza la situazione patrimoniale dei contribuenti.

 

Il Sindaco dice che la situazione sarà comunque di nuovo esaminata in sede di discussione ed approvazione del Bilancio. Il Sindaco chiede se ci sono richieste di chiarimenti o altri interventi sul punto all’ordine del giorno e, preso atto che non ve ne sono, lo pone in votazione.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

VISTO l’art. 1, comma 169, della legge 296/2006 (Disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge Finanziaria 2007) in base al quale << Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purchè entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno>>;

 

VISTO l’art. 151, comma 1, del decreto legislativo 267/2000, che così dispone <<Gli enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l’anno successivo (…) Il termine può essere differito con decreto del Ministero dell’Interno, d’intesa con il Ministro del tesoro, bilancio e programmazione economica, sentita al Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze>>;

 

VISTO il D.M. 20 DICEMBRE 2007 con  il quale il Ministro dell’Interno ha così disposto: <<Il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2008 da parte degli enti locali è differito al 31 marzo  2008>>;

 

VISTO infine l’art. 6, comma 1, del decreto legislativo 504/1992, come modificato dal comma 56, dell’art. 1, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), in base al quale <<L’aliquota (ICI) è stabilità dal consiglio comunale (…)>>;

 

RICONOSCIUTA la propria competenza;

 

RICHIAMATA la propria deliberazione nr. 3 in data 03.03.2007, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto: “Determinazione  aliquote I.C.I. – Imposta Comunale sugli immobili – Anno 2007. adeguamento istat del valore venale in comune commercio delle aree fabbricabili ai fini dell’applicazione I.C.I.”.

 

RITENUTO di:

 

§         mantenere invariata, nella misura del 4,0 per mille, l’aliquota I.C.I.  per le unità adibite ad abitazione principale e per le unità immobiliari concesse in uso gratuito ai sensi del vigente Regolamento ICI;

§         di stabilire nella misura del 6,6 per mille, l’aliquota  I.C.I. per tutte le altre tipologie abitative, fabbricati e terreni,

 

RITENUTO altresì di stabilire i seguenti importi reddituali per la fruizione di maggiori detrazioni per la prima abitazione, relativamente ad unità abitative con classificazione catastale fino a Cat. A.2, Classe 2, vani 5, come di seguito indicato:

 

§         nuclei familiari con reddito complessivo fino a € 6.089,23

scomputo dell’intero importo dovuto;

§         nuclei  familiari con reddito complessivo fino a € 8.835,64

scomputo del 50% dell’importo dovuto;

 

RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio Comunale n. 04 in data 25 febbraio 2002, esecutiva ai sensi di legge, ad oggetto: <<Integrazione Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili>>, con la quale fra l’altro, venivano determinati i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, come stabiliti dal comma  5 dell’art. 5, del decreto legislativo 504/92, per zone omogenee, ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili;

 

DATO ATTO che, ai sensi del punto 4 del dispositivo della predetta deliberazione consiliare 04/2002, <<gli importi dei valori venali di comune commercio delle aree fabbricabili si riferiscono all’anno in corso e per determinare il valore delle aree edificabili per gli anni passati e per quelli futuri si applicheranno decrementi o aumenti sulla base delle percentuali stabilite dall’ISTAT>>;

 

RITENUTO, ai fini dell’adeguamento di cui al punto precedente, di applicare ai valori già fissati per l’anno 2007 con propria deliberazione  n. 3/2007  la variazione ISTAT pari all’1,6% approvando la seguente tabella:

 

ZONA P.R.U.G.

VALORE

MINIMO EURO/MQ

VALORE MINIMO EURO/MQ

 

ANNO 2007

ANNO 2008

DOPO ADEGUAMENTO ISTAT (1,6%)

A1 - A2

57,88

58,81

B1

65,67

66,72

B2

63,43

64,44

C1 - C2 - C3 - C4

75,67

76,88

D1

68,99

70,09

D2

66,78

67,85

D3

65,67

66,72

Aree soggette a vincolo di uso pubblico con vocazione edificatoria (es. fascia di  rispetto stradale, fascia di rispetto pozzi per acqua, ecc.)

12,25

12,45

Per le aree inserite in Piani Attuativi si applica una riduzione dei valori sopra riportati pari al 5%.

 

 

VISTO il parere favorevole espresso dal Responsabile dell’Area Tributi ai sensi dell’art. 49 del decreto legislativo 267/00, in ordine alla regolarità contabile e tecnica del presente provvedimento;

 

            CON voti 09 (nove) a favore, 01 (uno) astenuto (Colombo) e 06 (sei)  contrari (Maroncelli, Allevi Roberto, Campanella, Allevi Franco,  Corti, Orsenigo);

           

  DELIBERA

 

 

1.      per i motivi di cui in premessa che qui si intendono integralmente riportati, di determinare per l’anno 2008  l’aliquota I.C.I. nelle seguenti misure:

§         4,0 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e per le unità immobiliari concesse in uso gratuito ai sensi del vigente Regolamento ICI;

§         6,6 per mille per tutte le altre tipologie abitative, fabbricati e terreni;

 

2.      di determinare per l'anno 2008 le seguenti maggiori detrazioni per la prima abitazione, relativamente ad unità abitative con classificazione catastale fino a  Cat. A2, Classe 2, Vani 5:

 

§         nuclei familiari con reddito complessivo fino a € 6.089,23

scomputo dell’intero importo dovuto;

§         nuclei  familiari con reddito complessivo fino a € 8.835,64

scomputo del 50% dell’importo dovuto;

 

3.      di dare atto che, al fine di ridurre al minimo l’insorgenza del contenzioso, i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, come stabiliti dal comma 5 dell’art. 5 del decreto legislativo 504/1992, per zone omogenee, ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili, sono rideterminati per l’anno 2008 applicando, ai valori stabiliti per l’annualità precedente con propria deliberazione n. 3/2007 l’incremento previsto dall’indice ISTAT,  approvando gli importi indicati nella tabella che segue:

 

ZONA P.R.U.G.

VALORE

MINIMO EURO/MQ

VALORE MINIMO EURO/MQ

 

ANNO 2007

ANNO 2008

DOPO ADEGUAMENTO ISTAT (1,6%)

A1 - A2

57,88

58,81

B1

65,67

66,72

B2

63,43

64,44

C1 - C2 - C3 - C4

75,67

76,88

D1

68,99

70,09

D2

66,78

67,85

D3

65,67

66,72

Aree soggette a vincolo di uso pubblico con vocazione edificatoria (es. fascia di  rispetto stradale, fascia di rispetto pozzi per acqua, ecc.)

12,25

12,45

Per le aree inserite in Piani Attuativi si applica una riduzione dei valori sopra riportati pari al 5%.

 

 

4.      di demandare al responsabile del procedimento gli adempimenti necessari alla pubblicazione del presente provvedimento sul sito Internet Ministero delle Finanze, ai sensi del D.M. del 31/6/2002 e della trasmissione della presente deliberazione, entro giorni trenta dalla data di esecutività, al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento Politiche Fiscali - Ufficio Federalismo Fiscale;

 

5.      di dare atto che il responsabile del procedimento è il Responsabile dell’Area Tributi e che lo stesso avrà termine entro 90 giorni.

 

 

 

Successivamente,

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

CON voti 09 (nove) a favore, 01 (uno) astenuto (Colombo) e 06 (sei)  contrari (Maroncelli, Allevi Roberto, Campanella, Allevi Franco,  Corti, Orsenigo);

 

 

D E L I B E R A

 

 

§         di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4° del D.Lgs. 267/2000.