DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 3 DEL 03.03.2007
OGGETTO: DETERMINAZIONE ALIQUOTE I.C.I. - IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI – ANNO 2007. ADEGUAMENTO ISTAT DEL VALORE VENALE IN COMUNE COMMERCIO DELLE AREE FABBRICABILI AI FINI DELL’APPLICAZIONE I.C.I..
Il Sindaco introduce il punto all’ordine del giorno e ricorda che qualche anno fa era stato fissato il tetto di euro 5.893,16 quale reddito minimo vitale al di sotto del quale si era esentati dal pagamento dell’ICI mentre chi superava un reddito di euro 8.551,13 pagava il 50% dell’imposta. Il Sindaco dice che tali valori vengono ora adeguati all’ISTAT per cui i predetti scaglioni di reddito che consentono l’esenzione o la riduzione del pagamento dell’imposta diventano rispettivamente di euro 5.993,16 e di euro 8.696,50. il Sindaco dice ancora che, come già detto in sede di discussione degli emendamenti al bilancio di previsione, la proposta sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale è di stabilire allo 0,6 per mille l’aliquota ordinaria con riduzione al 0,4 per mille per la prima casa e con l’abbattimento dell’imposta di 103 euro stabilito dalla legge. Il Sindaco dice ancora che con la stessa deliberazione si propone di adeguare all’ISTAT il valore delle aree edificabili.
Il Consigliere Allevi Roberto dice che per quanto riguarda gli adeguamenti ISTAT il Gruppo Consiliare Pro Civitate è d’accordo mentre non lo è sull’innalzare al 6 per mille l’aliquota per tutto ciò che non è prima casa. Per tale motivo, spiega lo stesso Consigliere Allevi Roberto, essendo la votazione unica, il voto di Pro Civitate sarà contrario.
Il Sindaco ricorda al Consigliere Allevi Roberto che in sede di emendamenti al bilancio il Gruppo Pro Civitate aveva proposto l’aliquota del 6,2.
Il Consigliere Allevi Roberto dice che è l’origine che è diversa.
Il Consigliere Allevi Franco dice che, a suo modo di vedere, bisognava prima fare la discussione sul bilancio perché allora in tale sede potevano essere compiutamente esposte le ragioni del voto.
Il Sindaco risponde che ciò non è possibile perché la legge prevede che prima di poter approvare il bilancio occorre avere già deliberato le aliquote.
Il Consigliere Allevi Roberto aggiunge che è vero che il Gruppo Pro Civitate aveva proposto il 6,2 ma nella logica di conoscenza del bilancio ed aggiunge che se fossero stati loro a governare avrebbero fatto una cosa totalmente diversa. Lo stesso precisa che è chiaro che si è d’accordo che l’aliquota ICI passi dal 6,5 al 6 ma, come già detto, l’origine dei ragionamenti è completamente diversa, perché la posizione del Gruppo Pro Civitate sull’origine di queste tasse e completamente diversa da quella del Gruppo di maggioranza.
Il Sindaco prende quindi atto che il voto contrario è motivato da ragioni politiche e non per l’aliquota come tale dal punto di vista ragionieristico.
Il Consigliere Allevi Roberto precisa che la motivazione è di tipo politico con riferimento alle scelte di bilancio.
Il Sindaco dice poi di essere d’accordo che l’Irpef sia anticostituzionale , ma anche l’ICI, e chiede al Consigliere Allevi Roberto se fosse disposto, come concetto, a tassare il risparmio.
Il Consigliere Allevi Roberto risponde di si perché c’è bisogno di soldi.
Il Sindaco chiede perché se questo risparmio lo si investe su un fabbricato tale fabbricato deve essere poi tassato se discende dal risparmio netto.
Il Consigliere Allevi Roberto risponde che la casa non deve essere un investimento ed aggiunge che non parla del singolo cittadino che con il suo risparmio si fa la casetta ma degli speculatori.
Il Sindaco dice che sta parlando della casa del singolo cittadino, della casa del Consigliere Allevi Roberto, e chiede perché bisogna pagare l’ICI.
Il Consigliere Allevi Roberto risponde che bisogna pagare l’ICI perché bisogna pagare i dipendenti comunali.
Il Sindaco dice che questo è tutto un altro discorso e ribadisce che, come impostazione, l’ICI è un’imposta su un bene che ha già assolto.
Il Consigliere Allevi Roberto dice che in teoria è così.
Il Sindaco chiede se ci sono altri interventi o richieste di chiarimenti sul punto qui all’ordine del giorno e, preso atto che non ve ne sono, lo pone in votazione
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTO l’art. 1, comma 169, della legge 296/2006 (Disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge Finanziaria 2007) in base al quale << Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purchè entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno>>;
VISTO l’art. 151, comma 1, del decreto legislativo 267/2000, che così dispone <<Gli enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l’anno successivo (…) Il termine può essere differito con decreto del Ministero dell’Interno, d’intesa con il Ministro del tesoro, bilancio e programmazione economica, sentita al Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze>>;
VISTO il D.M. 30 novembre 2006 con il quale il Ministro dell’Interno ha così disposto: <<Il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2007 da parte degli enti locali è differito al 31 marzo 2007>>;
VISTO infine l’art. 6, comma 1, del decreto legislativo 504/1992, come modificato dal comma 56, dell’art. 1, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), in base al quale <<L’aliquota (ICI) è stabilità dal consiglio comunale (…)>>;
RICONOSCIUTA la propria competenza;
RICHIAMATA la deliberazione della Giunta Comunale nr. 20 in data 30 gennaio 2006, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto: <<Determinazione aliquota ICI per l’anno 2006. Adeguamento all’aumento ISTAT del valore venali in comune commercio delle aree fabbricabili ai fini dell’applicazione dell’ICI>>;
RITENUO di:
§ mantenere invariata, nella misura del 4,0 per mille, l’aliquota I.C.I. per le unità adibite ad abitazione principale e per le unità immobiliari concesse in uso gratuito dal possessore ai suo familiari fino al secondo grado di parentela in linea retta che vi risiedono,
§ di stabilire nella misura del 6,0 per mille, l’aliquota I.C.I. per tutte le altre tipologie abitative, fabbricati e terreni,
RITENUTO altresì di stabilire i seguenti importi reddituali per la fruizione di maggiori detrazioni per la prima abitazione, relativamente ad unità abitative con classifica fino alla Cat. A.2, Classe 2, vani 5, come di seguito indicato:
§ nuclei familiari con reddito complessivo fino a euro 5.993,16
scomputo dell’intero importo dovuto
§ nuclei con reddito complessivo fino a Euro 8.696,50
scomputo del 50% dell’importo dovuto;
RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio Comunale n. 04 in data 25 febbraio 2002, esecutiva ai sensi di legge, ad oggetto: <<Integrazione Regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili>>, con la quale fra l’altro, venivano determinati i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, come stabiliti dal comma 5 dell’art. 5, del decreto legislativo 504/92, per zone omogenee, ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili;
DATO ATTO che, ai sensi del punto 4 del dispositivo della predetta deliberazione consiliare 04/2002, <<gli importi dei valori venali di comune commercio delle aree fabbricabili si riferiscono all’anno in corso e per determinare il valore delle aree edificabili per gli anni passati e per quelli futuri si applicheranno decrementi o aumenti sulla base delle percentuali stabilite dall’ISTAT>>;
RITENUTO, ai fini dell’adeguamento di cui al punto precedente, di applicare ai valori già fissati con precedente deliberazione della Giunta Comunale 20/2006 la variazione ISTAT pari all’1,7% approvando la seguente tabella;
ZONA P.R.U.G |
VALORE MINIMO EURO/MQ ANNO 2006 |
VALORE MINIMO EURO/MQ Anno 2007 DOPO ADEGUAMENTO ISTAT (1,7%) |
A1 – A2 |
56,91 |
57,88 |
B1 |
64,57 |
65,67 |
B2 |
62,37 |
63,43 |
C1 – C2 – C3 – C4 |
74,41 |
75,67 |
D1 |
67,84 |
68,99 |
D2 |
65,66 |
66,78 |
D3 |
64,57 |
65,67 |
Aree soggette a vincolo di uso pubblico con vocazione edificatoria (es. fascia di rispetto pozzi per acqua, ecc.) |
12,05 |
12,25 |
Per le aree inserite in Piani Attuativi si applica una riduzione dei valori sopra riportati al 5% |
VISTO il parere favorevole espresso dal Responsabile dell’Area Tributi ai sensi dell’art. 49 del decreto legislativo 267/00, in ordine alla regolarità contabile e tecnica del presente provvedimento;
CON voti 10 a favore e 5 contrari (Campanella, Allevi Roberto, Allevi Franco, Orsenigo, Corti)
DELIBERA
1. per i motivi di cui in premessa che qui si intendono integralmente riportati, di determinare per l’anno 2006 l’aliquota I.C.I. nelle seguenti misure:
§ 4,0 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e per le unità immobiliari concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi familiari fino al secondo grado di parentela in linea retta che vi risiedano;
§ 6,0 per mille per tutte le altre tipologie abitative, fabbricati e terreni;
2. di determinare per l'anno 2007 le seguenti maggiori detrazioni per la prima abitazione, relativamente ad unità abitative con classifica fino alla Cat. A2, Classe 2, Vani 5:
§ nuclei familiari con reddito complessivo fino a euro 5.993,34
scomputo dell’intero importo dovuto
§ nuclei con reddito complessivo fino a euro 8.696,50
scomputo del 50% dell’importo dovuto;
3. di dare atto che, al fine di ridurre al minimo l’insorgenza del contenzioso, i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabili, come stabiliti dal comma 5 dell’art. 5 del decreto legislativo 504/1992, per zone omogenee, ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili, sono rideterminati per l’anno 2007 applicando, ai valori stabiliti per l’annualità precedente con propria deliberazione n. 20/2066 l’incremento previsto dall’indice ISTAT, approvando gli importi indicati nella tabella che segue:
ZONA P.R.U.G |
VALOME MINIMO EURO/MQ ANNO 2006 |
VALORE MINIMO EURO/MQ Anno 2007 DOPO ADEGUAMENTO ISTAT (1,7%) |
A1 – A2 |
56,91 |
57,88 |
B1 |
64,57 |
65,67 |
B2 |
62,37 |
63,43 |
C1 – C2 – C3 – C4 |
74,41 |
75,67 |
D1 |
67,84 |
68,99 |
D2 |
65,66 |
66,78 |
D3 |
64,57 |
65,67 |
Aree soggette a vincolo di uso pubblico con vocazione edificatoria (es. fascia di rispetto pozzi per acqua, ecc.) |
12,05 |
12,25 |
Per le aree inserite in Piani Attuativi si applica una riduzione dei valori sopra riportati al 5% |
4. di demandare al responsabile del procedimento gli adempimenti necessari alla pubblicazione del presente provvedimento sul sito Internet Ministero delle Finanze, ai sensi del D.M. del 31/6/2002 e della trasmissione della presente deliberazione, entro giorni trenta dalla data di esecutività, al Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento Politiche Fiscali - Ufficio Federalismo Fiscale;
5. i dare atto che il responsabile del procedimento è il Responsabile dell’Area Tributi e che lo stesso avrà termine entro 30 giorni.
Successivamente,
IL CONSIGLIO COMUNALE
CON voti 10 a favore e 5 contrari (Campanella, Allevi Roberto, Allevi Franco, Orsenigo, Corti)
D E L I B E R A
§ di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4° del D.Lgs. 267/2000.