Atto di Consiglio Comunale n. 3 del 22/03/2010 COMUNE DI TONEZZA DEL CIMONE

COMUNE DI TONEZZADEL CIMONE

PROVINCIA DI VICENZA

COPIA

Deliberazione n. 03 del 22/03/2010

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: APPROVAZIONE ALIQUOTE I.C.I. PER

L'ANNO 2010.

Sessione ORDINARIA Convocazione PRIMA Seduta PUBBLICA

L’anno DUEMILADIECI addì VENTIDUE del mese di MARZO alle ore 20.00, nella residenza

Municipale di Tonezza del Cimone si è riunito il Consiglio Comunale.

Assume la presidenza il Sig. DALLA VIA AMERIGO

Eseguito l’appello risultano

Nominativi

DALLA VIA AMERIGO P FONTANA QUIRINO P

MUNARINI FRANCESCO P DALLA VIA DIEGO P

DELLAI GABRIELE P BASILISCO ALESSIO P

FONTANA GIUSEPPE (1948) P TRENTO EMANUELA P

FONTANA GIUSEPPE (1961) P PETTINA’ ENRICO P

CITERA NICOLA P

CANALE MANUELA P

PETTINA’ DANIELE P

Partecipa alla seduta il dr. LIVIO BERTOIA Segretario Comunale

Il presidente Sig. DALLA VIA AMERIGO nella sua veste di SINDACO riconosciuta legale

l'adunanza dichiara aperta la seduta e, invita il Consiglio a discutere e deliberare

sull’oggetto sopra indicato posto all’ordine del giorno.

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Relaziona il Sindaco,

il Consigliere Comunale Pettinà Enrico presenta l’emendamento che segue:

- Inserire al punto 1 tra il 2° e 3° capoverso

Per le Categorie di immobili C/1 “negozi e botteghe” – C/3 “laboratori per arti e mestieri”

– D/1 “opifici” – D/2 “alberghi e pensioni” – D/6 “fabbricati, locali e aree attrezzate per

esercizi sportivi” – D/7 “fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività

industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni” – D/8

“fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività commerciale e non

suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni” per i quali vi è una

attività produttiva attiva (dichiarazione di attività) (alberghi, bar, servizi al 4,5 per mille)

- Al punto 2 stima dell’ICI complessiva € 506.836 (-20.660 stima della riduzione vedi

emendamento Bilancio di Previsione di riduzione Spese correnti).

Il Sindaco ritiene siano ipotesi che potranno essere analizzare successivamente

Messo ai voti l’emendamento viene così votato:

Favorevoli n. 4 (minoranza)

Contrari n. 9 (maggioranza).

Astenuti n. 0

L’emendamento viene respinto

Il Consigliere PETTINA’ ENRICO legge quanto segue:

“L’ICI (imposta comunale sugli immobili) all’ultimo esercizio chiuso 2008 ammonta a €

483.000 annui ed è perciò, l’entrata principale del ns. ente.

Come riportato nella delibera il Legislatore ha concesso a ogni comune l’applicazione

dell’aliquota da un minimo del 4 per mille al 7 per mille.

Consiste in uno dei primi atti di decentramento dallo Stato centrale (Roma) alle zone

periferiche del Paese: in sostanza viene concesso all’ente più vicino al cittadino di stabilire

la relativa pressione fiscale.

Si tratta di uno dei pochi atti di decentramento nei quali è l’ente Comune (il più vicino ai

cittadini), che stabilisce l’imposizione di tale tributo sui rispettivi Concittadini.

Con la legge n. 93 del 27 maggio 2008 è stabilita l’esenzione dell’ICI sull’abitazione

principale, il mancato introito deve essere compensato da un trasferimento dello stato,

mentre sugli altri edifici si lascia libertà di coscienza ad ogni Comune.

Considerato il momento di crisi generalizzato ci sembrava quanto mai ovvio una riduzione

della pressione fiscale per quelle attività produttive che fanno di Tonezza un paese di

attrattiva turistica. E’ con questo spirito che è stata fatta la ns. proposta consegnatavi a

Gennaio e da voi respinta per ovvie esigenze di bilancio e che qui ribadiamo con un

emendamento.

Ridurre le tasse è possibile ed è una prerogativa in queste difficili situazioni.

E’ inutile considerare lo Stato come una tenaglia fiscale (45,8% del reddito va in tasse)

quando anche l’ente più vicino ai cittadini fa altrettanto.

Bisogna che la pubblica amministrazione agisca nel contenere le spese, ridurre gli sprechi

e tutto questo è fattibile come dall’emendamento presentato.

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Il taglio dell’ICI dovrebbe in primis essere compensato con la riduzione dei costi della

politica, come l’indennità di funzione del Sindaco, assessori e dei gettoni di presenza dei

consiglieri.

Precisiamo ciò che Vi verrà comunicato anche sulla delibera di approvazione del Bilancio

Previsionale e cioè che l’importo stanziato (dell’ICI) a bilancio a nostro avviso risulta

alquanto alto ed incerto e che come indicato nella circolare del Min. degli interni del 12

marzo 2008, secondo il Principio della prudenza nel bilancio di previsione devono essere

iscritte solo le entrate ragionevolmente accertabili nel periodo amministrativo considerato.

Pertanto vi è il rischio di finanziare uscite certe con entrate che non lo sono altrettanto.

Il capogruppo di minoranza DALLA VIA DIEGO per dichiarazione di voto ritiene assurda la

posizione dell’Amministrazione di valutare la proposta in un altro momento e preannuncia

voto sfavorevole.

Il Sindaco pone ai voti la proposta all’ordine del giorno:

IL CONSIGLIO COMUNALE

UDITA la relazione del Sindaco;

RICHIAMATI :

· L’art. 6 del D.L.vo n. 504/1992, modificato dall’art. 1 comma 156 della Legge 27

Dicembre 2006 n. 296 (Finanziaria 2007), il quale prevede che il Consiglio Comunale

adotta annualmente l’aliquota da applicarsi per l’anno successivo;

· l’art.1 comma 169 della medesima Legge Finanziaria 2007, che ha stabilito che gli enti

locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la

data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione;

· Il Decreto del Ministero dell’Interno del 17 dicembre 2009 che ha differito al 30 aprile

2010 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l’anno 2010;

RICORDATO che l’aliquota deve essere deliberata in misura non inferiore al 4 per mille,

né superiore al 7 per mille (9 per mille per gli immobili non locati nei comuni ad alta

tensione abitativa), e può essere diversificata entro tale limite, con riferimento ai casi di

immobili diversi dalle abitazioni, o posseduti in aggiunta all’abitazione principale, o di

alloggi non locati; l’aliquota può essere agevolata in rapporto alle diverse tipologie degli

enti senza scopo di lucro.

RICHIAMATO l’art. 8, commi 2 e 3, del D. Lgs.504/92, come modificato dall’art. 3

comma 55 della Legge n. 662/1996, con il quale la detrazione dell’imposta determinata in

euro 103,29 può essere aumentata fino ad euro 258,23, nel rispetto dell’equilibrio di

Bilancio, anche limitatamente alle categorie di soggetti in situazione di particolare disagio

economico-sociale, individuate con deliberazione del competente organo comunale;

RITENUTO di applicare anche per l’anno 2010 l’aliquota del 4,5 per mille stabilita per

l’abitazione principale nei casi in cui l’imposta è dovuta e l'aliquota del 7 per mille per tutti

gli altri immobili e pertinenze;

VISTO l’art. 1 del decreto legge 27 maggio 2008, n. 93, che stabilisce che l’esenzione

dall’I.C.I della abitazione principale si applica:

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- a tutte le abitazioni ad eccezione di quelle appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e

A9;

- al soggetto passivo che, a seguito di provvedimento di separazione legale,

annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risulta

assegnatario della casa coniugale, a condizione che il soggetto passivo non sia titolare

del diritto di proprietà o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abitazione

situato nello stesso comune ove è ubicata la casa coniugale;

- alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite

ad abitazione principale, nonché agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti

autonomi per le case popolari (IACP). Tale disposizione deve intendersi applicabile

anche agli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse

finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell’art. 93 del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616;

RICHIAMATO l’art. 1 comma 7 della Legge n. 244 del 24/12/2007 che stabilisce a carico

dello Stato il minore introito derivante al Comune per l’applicazione del comma 5 da

rimborsarsi (previa compilazione di idoneo modello del Ministero dell’Interno entro il 30

aprile 2010) per il 50% entro il 16 giugno ed il restante 50% entro il 16 dicembre con

eventuale conguaglio entro il 31 maggio dell’anno successivo (stimata per l’importo di €

32.496,00);

VISTO che l’art. 54 del D.Lgs n.446/1997, come modificato dall’art. 6 del

D.Lgs.n.56/1998, stabilisce che i Comuni applicano le tariffe e i prezzi pubblici ai fini

dell’approvazione del Bilancio di Previsione, in funzione, pertanto, di un fabbisogno

finanziario certo e definito;

VALUTATO che ai fini dell’obbligatorietà del mantenimento degli equilibri di bilancio,

possono essere confermate anche per l’anno 2010 le aliquote determinate con propria

deliberazione n. 6 del 30/03/2009;

VISTI i pareri favorevoli ai sensi dell’art. 49 del D.L.vo nr. 267/00 del 18/08/00;

Con voti favorevoli n. 9 contrari n. 4 (Dalla Via Diego, Basilisco Alessio, Trento Emanuela

e Pettinà Enrico) astenuti n. 0 resi legalmente,

D E L I B ER A

1) di confermare per il 2010 le aliquote ICI e la detrazione per l'unità immobiliare adibita

ad abitazione principale stabilite con proprio provvedimento n. 6 del 30/03/2009:

· Nella misura del 4,5 per mille per l'abitazione principale, nei casi in cui l’imposta è

dovuta;

· Detrazione per l'unità immobiliare direttamente adibita ad abitazione principale nella

misura di € 104,00 come stabilito per legge nei casi in cui l’imposta è dovuta;

· Nella misura del 7 per mille da applicare sul valore di tutti gli altri immobili;

2) di stimare per l'anno 2010 il gettito presunto dell'imposta ICI in € 527.496 di cui €

32.496,00 a carico del Ministero dell’Interno indicato sui trasferimenti diversi dallo

Stato (2010170-cap.0012) ed € 495.000,00 sul titolo 1 (1010020-cap. 0001);

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4) di ricordare che ai sensi dell’art. 1 comma 7 della Legge Finanziaria 2008 la minore

imposta che deriva dall’applicazione del sopraccitato comma 5, è rimborsata, con oneri

a carico del bilancio dello Stato, ai singoli Comuni previa apposita certificazione;

5) di stimare per l'anno 2010 di introitare la cifra di 61.700,00 per accertamenti I.C.I.;

6) di stimare per l'anno 2010 le spese dovute al Concessionario per la riscossione del

tributo in € 9.000,00

7) di disporre che l’Ufficio Tributi del Comune attui tutte le iniziative per la più ampia

conoscenza delle aliquote deliberate da parte dei contribuenti.

8) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile con la seguente

separata votazione, ai sensi dell’art. 134 del D.L.vo n. 267/00:

- favorevoli n. 9, contrari n. 4 (Dalla Via Diego, Basilisco Alessio, Trento Emanuela e

Pettinà Enrico), astenuti n. 0;

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OGGETTO:APPROVAZIONE ALIQUOTE I.C.I. PER L'ANNO 2010.

LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI C.C. IN OGGETTO HA CONSEGUITO I

PARERI DI COMPETENZA SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALL’ART. 49 DEL

D.L.VO NR. 267/00 NELLE SEGUENTI RISULTANZE.

PARERE FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49 del D.L.vo n.

267/00

f.to IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

DR. BERTOIA LIVIO

PARERE FAVOREVOLE in ordine alla regolarità contabile ai sensi dell’art. 49 del D.L.vo

n. 267/00

f.to IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

FABRELLO CARLA

Atto di Consiglio Comunale n. 3 del 22/03/2010 COMUNE DI TONEZZA DEL CIMONE

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

Il Presidente Il Vicesegretario

F.to AMERIGO DALLA VIA F.to DR. LIVIO BERTOIA

Il Segretario Comunale, visti gli atti d'ufficio,

ATTESTA

Che la presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretorio di questo Comune da oggi e per la

durata di 15 giorni consecutivi, come prescritto dall'art. 124 del D.L.vo 267/00;

E' stata trasmessa in elenco ai capigruppo consiliari così come prescritto dall'art. 125 del D.L.vo

267/00;

Lì,_____________________

Il SEGRETARIO COMUNALE

F.to DR. LIVIO BERTOIA

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'

Si certifica che la suestesa deliberazione è divenuta ESECUTIVA

 ai sensi del 1° comma dell’art. 134 del D.Leg.vo n. 267 del 18.08.2000

 ai sensi del 3° comma dell’art. 134 del D.Leg.vo n. 267 del 18.08.2000

Lì, ____________________

Il SEGRETARIO COMUNALE

F.to DR.LIVIO BERTOIA

La presente deliberazione è stata esaminata ai sensi dell'art. 134, comma 1° del Decreto Leg.vo n.

267 del 18.08.2000, nella seduta del ______________________ con il seguente esito:

______________________

IL SEGRETARIO COMUNALE

COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE.

Lì ____________________

IL FUNZIONARIO INCARICATO