Scope: IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI) - Determinazione DELL'ALIQUOTA E DIVERSIFICAZIONI PER L'ANNO 2010
Deelibera di C.C. n.3 del 30.03.2010
VISTO il Capo I del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 504, il quale ha provveduto ad istituire, a decorrere dall’anno 1993, l’Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) e ne disciplina l’applicazione;
VISTO l’art. 1 comma 156 della Legge 27.12.2006 n. 296 (Legge Finanziaria per l’anno 2007) che prevede espressamente che l’organo competente alla determinazione dell’aliquota ICI è individuato nel Consiglio Comunale a partire dal 01.01.2007;
Che dall’anno 2007 non è più in vigore la norma che prevedeva in mancanza di deliberazione l’applicazione dell’aliquota del 4 per mille, per cui, in caso di mancata approvazione entro il 31 marzo 2009, le aliquote si intendono confermate nella stessa misura dell’anno 2008 (art.1, c.169, legge 27 dicembre 2006, n.296);
VISTO l’art. 6, comma 2, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 504, il quale stabilisce che l’aliquota dell’Imposta Comunale sugli Immobili deve essere deliberata in misura non inferiore al quattro per mille né superiore al sette per mille, e può essere diversificata entro tale limite (art.6, c.1 e 2, D.Lgs. 30dicembre 1992, n.504, nel testo modificato dall’art.1, c.156, legge 27 dicembre 2006,n.296);
VISTO l’art. 77 bis, c. 30, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 che prevede la sospensione del potere di deliberare aumenti dell’imposta, per il triennio 2009-2011, ovvero fino all’attuazione del federalismo fiscale se precedente all’anno 2011;
VISTO il Decreto Ministeriale 17.12.2009 ( Pubblicato nella G.U. n.301 del 29.12.2009) di proroga del termine per la deliberazione del Bilancio di Previsione 2010 alla data del 30.04.2010;
VISTO l’ art. 1 comma 169 della citata Legge 27.12.2006 n. 296 , che espressamente dispone: ”Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento;
VISTO il Regolamento Comunale per la disciplina dell’Imposta Comunale sugli Immobili;
RICHIAMATA, la deliberazione consiliare n. 23 del 28.04.2008, con la quale è stato approvato il Regolamento Comunale per la disciplina dell’I.C.I. ;
VISTO, il D.Lgs. n. 504/92, così come modificato ed integrato dalla legge n. 662/96;
CONSIDERATO che, comunque, il gettito dell'ICI non può essere inferiore a quello dell'anno precedente;
VISTO, il D.Lgs. n. 446/97;
VISTA, il Decreto leglativo n.267/2000;
VISTO, l'O.R.E.L., 15/03/1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;
DELIBERA
1) Di mantenere, per l’anno 2010, l’aliquota principale ai fini I.C.I. nella misura del 5,50 per mille.
2) Di stabilire per l’anno 2010 l’applicazione delle riduzioni, delle detrazioni e della diversificazioni così come di seguito riportate:
- Abitazione principale Cat.A/1 e Cat.A/8 - A/9 riduzione aliquota di un punto per mille ( 4,5 %0 ) e dall’ imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, € 175,00 rapportate al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione.
- Riduzione dell’aliquota I.C.I. di un punto per mille ( 4,5 %0 ) per le abitazioni in uso gratuito a parenti in linea retta fino a 2° grado.
- Riduzione dell’aliquota I.C.I. al minimo di legge ( 4 %0 ) per i terreni agricoli;
- Aumento dell’aliquota I.C.I. di mezzo punto per mille ( 6 %0 ) per le seconde case;
- Aumento dell’aliquota I.C.I. di un punto per mille ( 6,50%0) per gli immobili di “ Cat. D “.
- Esenzione abitazione principale (accatastate nella Categoria A/2 alla A/7 ai sensi dell’art. 1 del D.l. 27 Maggio 2008 n.93) compresa una pertinenza di Cat. C2 o C/6 adibita ad abitazione del soggetto passivo con relativa residenza anagrafica.
3) Di specificare che per quanto non previsto nel precedente punto 2), trova applicazione l'aliquota ordinaria stabilita nelle misura del 5,50 per mille anche per le categorie dalla C/1 alla C/6 e per le aree edificabili.
4) Di confermare il valore di riferimento, ai fini dell' I.C.I., delle aree edificabili interessate dal P.R.G. di questo Comune, giusto prospetto che segue:
TABELLA RIEPILOGATIVA VALORI AREE EDIFICABILI | ||
Destinazione d’uso delle AREE |
Valore attribuito ( € x mq ) | |
AREA RESIDENZIALE |
CON CONCESSIONE EDILIZIA |
SENZA CONCESSIONE EDILIZIA |
Zona “ C “ Urbanizzata Zona “ C “ da Urbanizzare Zona “ C 1“ Urbanizzata Zona “ C 1“ da Urbanizzare Zona “ C 2“ da Urbanizzare Zona “ C 3“ da Urbanizzare |
90,00 40,00 |
75,00 32,50 25,00 7,50 5,00 3,50 |
AREA ARTIG.LE E COMMERCIALE |
CON CONCESSIONE EDILIZIA |
SENZA CONCESSIONE EDILIZIA |
Zona “ D “ Urbanizzata Zona “ D “ da Urbanizzare |
16,00 |
12,00 8,00 |